Nuove misure per comparto sicurezza e polizia locale
Pubblicato da Studio Cataldi in Comparto sicurezza e polizia locale · Giovedì 23 Nov 2023
Nuove misure per comparto sicurezza e polizia locale
Silvia Pascucci
Il 17 novembre 2023 il Consiglio dei ministri ha approvato due disegno di legge recanti nuove misure per la carriera del comparto sicurezza e dell'ordinamento della polizia locale
Valorizzazione del comparto sicurezza
Il Consiglio dei ministri del 17 novembre 2023 ha varato, oltre al DDL Sicurezza 2023, altri due disegni di legge in materia di carriera per il comparto sicurezza e di polizia locale.
Il primo DDL recante "Misure in materia di valorizzazione della specificità del Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico e di funzionalità dell'Amministrazione civile dell'interno (disegno di legge - Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministro dell'interno, Ministro della difesa, Ministro dell'economia e delle finanze, Ministro della giustizia)" innalza il tempo minimo di permanenza nella sede di prima assegnazione degli Agenti in prova, dei Vice Ispettori in prova e dei Commissari capo, passando da due a quattro anni in caso di sede ordinaria e da uno a due anni nel caso di sede disagiata.
In materia di avanzamento degli ufficiali delle Forze armate, si estende, inoltre, per un ulteriore triennio (2024-2026) la previsione in base alla quale i periodi minimi di comando, quali: attribuzioni specifiche, di servizio e di imbarco, validi ai fini dell'avanzamento, sono ridotti di 30 giorni. Vengono inoltre compiuti interventi innovativi relativamente alla ferma degli ufficiali in servizio permanente destinati a incarichi particolarmente qualificati.
Attraverso apposito concorso per titoli da indire nell'anno 2024, viene consentito il completamento del processo di transito nel ruolo marescialli, già avviato con analoghi concorsi, per sergenti e volontari in servizio permanente in possesso di titoli e particolari abilitazioni nel campo delle professioni sanitarie.
In materia di incarichi aggiuntivi conferiti ai dirigenti di livello non generale del Corpo nazionale dei Vigili viene riconosciuta agli stessi una quota dei compensi spettanti che quindi non affluisce al "fondo per la retribuzione di rischio e di posizione e per la retribuzione di risultato dei primi dirigenti e dei dirigenti superiori del Corpo nazionale dei vigili del fuoco".
È prevista una delega al Governo per l'adozione di uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Tra gli obiettivi della delega vi sono l'ottimizzazione delle funzioni e dei compiti del Corpo, anche con soppressione, ridefinizione ed istituzioni dei ruoli e delle qualifiche esistenti e conseguente rideterminazione delle relative dotazioni organiche.
Per far fronte alle attività connesse al contrasto all'immigrazione illegale, si prevede che la procedura flessibile di definizione delle dotazioni organiche dei volontari del Corpo delle capitanerie di porto e di personale del Corpo delle capitanerie diporto - Guardia costiera si applichi anche a decorrere dal gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2028. La norma indica, per ciascun anno, i numeri massimi che potranno essere oggetto del decreto interministeriale attuativo.
Viene trasformato il Fondo di assistenza per il personale della Polizia di Stato in Fondazione, della quale si elencano le finalità istituzionali, tra le quali l'assistenza agli orfani del personale; l'assistenza scolastica a favore dei figli degli appartenenti alla Polizia di Stato.
Il Consiglio dei Ministri ha poi convenuto sull'istituzione di un fondo di circa 100 milioni di euro, destinato all'avvio della previdenza complementare dedicata, alla tutela legale e assicurativa e agli emolumenti accessori per il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico; tale fondo sarà disciplinato da disposizioni che verranno inserite, attraverso appositi emendamenti, in un veicolo legislativo che ne consenta l'operatività a decorrere dal 1° gennaio 2024.
Riordino funzioni e ordinamento della polizia locale
L'altro disegno di legge varato dall'esecutivo, reca "Delega al Governo per il riordino delle funzioni e dell'ordinamento della Polizia locale (disegno di legge - Ministro dell'interno)".
Con il disegno legge in esame il Governo viene delegato alla riforma delle funzioni fondamentali della polizia locale e dei relativi compiti, nel rispetto dei principi costituzionali di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza.
In particolare, viene stabilito che le nuove norme dovranno tenere ferma la distinzione tra le funzioni di polizia locale e quelle esercitate dalle Forze della polizia dello Stato, in base a quanto previsto dalle disposizioni vigenti in materia di ordine e sicurezza pubblica.
Si chiarisce, inoltre, che le Regioni esercitano la potestà legislativa in materia di polizia amministrativa locale.
La delega statuisce che i decreti attuativi dovranno individuare e disciplinare le funzioni per le quali è attribuita la qualità di agente o di ufficiale di polizia giudiziaria, di agente di polizia tributaria e di agente di pubblica sicurezza, definendo l'ambito per l'esercizio delle funzioni connesse.
Tali decreti attuativi dovranno, inoltre, introdurre norme relative agli strumenti di autodifesa e all'armamento individuale e di reparto, all'addestramento, all'uso, al porto, alla tenuta e alla custodia dell'armamento e ai casi di revoca e sospensione.
Infine, vengono introdotti specifici criteri di delega in merito:
- alla materia previdenziale, assicurativa, infortunistica e pensionistica;
- alle forme di collaborazione con le Forze di polizia, anche con il collegamento tra il numero unico di emergenza 112 e le sale operative dei corpi di polizia locale.