Il Governo approva il correttivo della riforma Cartabia, i decreti attuativi della riforma fiscale e il pacchetto sicurezza
Pubblicato da Diritto e Giustizia in Riforma Cartabia · Sabato 18 Nov 2023
Il Governo approva il correttivo della riforma Cartabia, i decreti attuativi della riforma fiscale e il pacchetto sicurezza
Si è tenuto ieri pomeriggio il Consiglio dei Ministri a tutto campo durante il quale è stato approvato il c.d. pacchetto sicurezza, due decreti legislativi di attuazione della delega al Governo per la riforma fiscale e un decreto legislativo di riforma del processo penale, correttivo della riforma Cartabia.
SOMMARIO
Correttivo Cartabia
Attuazione riforma fiscale
Pacchetto sicurezza
Correttivo Cartabia
Su proposta del Ministro Nordio, è stato approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive del d.lgs. n. 150/2022.
Il testo interviene con alcune modifiche alle disposizioni della riforma Cartabia, «al fine di rendere gli istituti interessati maggiormente coerenti con i principi e i criteri di delega, anche attraverso un'opera di semplificazione di specifici meccanismi procedimentali e processuali, nonché di risolvere problemi di coordinamento emersi in fase di prima applicazione della riforma. Nella elaborazione dei correttivi si è tenuto conto dei contributi provenienti dal mondo accademico, dall'avvocatura e dalla magistratura, che hanno segnalato profili problematici emersi in sede di applicazione della normativa».
Attuazione riforma fiscale
Sempre in esame preliminare sono stati approvati due decreti legislativi di attuazione della delega al Governo per la riforma fiscale (l. n. 111/2023).
Il primo testo dà attuazione ai principi e criteri direttivi per la revisione della disciplina e l'organizzazione del contenzioso tributario e, in particolare, attua:
il coordinamento tra gli istituti a finalità deflativa operanti nella fase antecedente la costituzione in giudizio;
l'ampliamento e il potenziamento dell'informatizzazione della giustizia tributaria tramite la semplificazione della normativa processuale funzionale alla completa digitalizzazione del processo tributario, l'obbligo dell'utilizzo di modelli predefiniti per la redazione degli atti processuali, dei verbali e dei provvedimenti giurisdizionali, la disciplina delle conseguenze processuali derivanti dalla violazione degli obblighi di utilizzo delle modalità telematiche, la previsione che la discussione da remoto possa essere chiesta anche da una sola delle parti costituite nel processo, con istanza da notificare alle altre parti, fermo restando il diritto di queste ultime di partecipare in presenza;
il rafforzamento del divieto di produrre nuovi documenti nei gradi processuali successivi al primo;
la previsione della pubblicazione e della successiva comunicazione alle parti del dispositivo dei provvedimenti giurisdizionali entro termini ristretti;
l'accelerazione dello svolgimento della fase cautelare anche nei gradi di giudizio successivi al primo;
le previsioni sull'impugnabilità dell'ordinanza che accoglie o respinge l'istanza di sospensione dell'esecuzione dell'atto impugnato.
Il secondo decreto interviene in tema di potenziamento del regime collaborativo, attraverso:
l'accelerazione del processo di progressiva riduzione della soglia di accesso all'applicazione dell'istituto;
l'apertura del regime anche a società, di per sé prive dei requisiti di ammissibilità, ma appartenenti ad un gruppo di imprese, nel caso in cui almeno un soggetto del gruppo possegga i requisiti di ammissibilità e il gruppo abbia adottato un sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale gestito in modo unitario per tutte le società del gruppo;
la certificazione, da parte di professionisti qualificati, dei sistemi integrati di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale in ordine alla loro conformità ai principi contabili;
la gestione, nell'ambito del regime dell'adempimento collaborativo, anche di questioni riferibili a periodi d'imposta antecedenti all'ammissione al regime;
nuove e più penetranti forme di contraddittorio;
procedure semplificate di regolarizzazione della posizione del contribuente che aderisca a indicazioni dell'Agenzia delle entrate che richiedano di effettuare ravvedimenti operosi;
l'emanazione di un codice di condotta che disciplini i diritti e gli obblighi dell'amministrazione finanziaria e dei contribuenti;
la previsione di un periodo transitorio di osservazione che preceda l'esclusione del contribuente dal regime dell'adempimento collaborativo, in caso di violazioni fiscali non gravi;
il potenziamento degli effetti premiali connessi all'adesione al regime dell'adempimento collaborativo prevedendo, al ricorrere di specifici presupposti: esclusione o riduzione delle sanzioni amministrative tributarie; esclusione della punibilità del delitto di dichiarazione infedele; riduzione dei termini di decadenza per l'attività di accertamento.
Pacchetto sicurezza
Altro tema caldo sui tavoli di Palazzo Chigi è il c.d. pacchetto sicurezza: tre disegni di legge che introducono una serie di disposizioni in tema di sicurezza, difesa e soccorso pubblico.
Il primo disegno di legge interviene in materia di:
prevenzione e il contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata, beni sequestrati e confiscati, controlli di polizia (introduzione del reato di “detenzione di materiale con finalità di terrorismo”, misure di protezione dei collaboratori e dei testimoni di giustizia, modifica delle norme sulla gestione dei beni sequestrati e confiscati);
sicurezza urbana (introduzione del reato di “occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui”, sanzioni più gravi per la truffa aggravata, estensione del DASPO urbano, modifica delle norme in tema di rinvio della pena per donne incinte e madri di bambini fino ad un anno di età, stretta sull'accattonaggio con minori);
tutela del personale delle forze di polizia, delle forze armate e del corpo nazionale dei vigili del fuoco;
tutela delle vittime di usura (possibilità, per gli operatori economici vittime di usura ai quali venga erogato il mutuo nell'ambito del cosiddetto “Fondo di solidarietà per le vittime dell'usura”, di servirsi di un esperto per consulenza e assistenza, iscritto in un Albo istituito presso il Ministero dell'interno);
ordinamento penitenziario (tra i reati “ostativi” vengono ricomprese le fattispecie di “istigazione a disobbedire alle leggi” e di “rivolta in istituto penitenziario”, si prevedono misure per favorire l'attività lavorativa dei detenuti).
Il secondo disegno di legge prevede misure in materia di valorizzazione della specificità del Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico e di funzionalità dell'Amministrazione civile dell'interno.
Il testo ddl, infine, prevede la delega al Governo per il riordino delle funzioni e dell'ordinamento della Polizia locale.